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per gli scribi

Toulouse en érasmienne

venerdì 26 giugno 2009

Barcamenandosi


Sì, sì, devo ancora leggere tutti i vostri post che saranno di certo bellissimi e avranno già scoperto tutto ciò su cui sto arrancando... ma per ora io sono ancora a smanettare su Flickr (devo dire il miglior software per idioti che si possa trovare in circolazione. Ti segue passo passo peggio della (maniaco)mamma). (No, non voglio parlare male delle mamme normali, quelle che ti insegnano l'autonomia). E in questo frangente, disperata perché sono molto molto in ritardo, avere una mamma iperprotettiva, ammetto è comodo (ma non fa crescere!).
In ogni caso qui si tratta di raccontare che biblioteca ho trovato su Flickr. O meglio quale ho cercato, perché per avventura ci ho scoperto ... manoscritti (e perché ci si studia divinamente). Lo so, sono un'inguaribile passatista. Ma immaginate una sala con centinaia di persone. Non un cellulare che squilla, nessuno che racconta urlando i fatti suoi al vicino, né mastica gomma selvaggiamente, fa strusciare rumorosamente una sedia: si può perfino lavorare!
Nota: Questo post sarà completato quando non correrò più il rischio di passare il ponte del 29 giugno chiusa in Facoltà... stanno per scoccare le 20.00 ... altro che zucche.

Chissà se è contrario alla netiquette riprendere un post non finito per tentare di completarlo. Filologicamente direi si possa fare, almeno dichiarandolo esplicitamente. Non avevo postato le immagini da Flickr. Dopo avergli confidato una congrua serie di dati personali (con molta diffidenza, non so se riuscirò a superare lo scoglio Facebook che già qualcun altro ha eluso) non sono riuscita comunque a venire a capo del problema. Dei due modi di postare riesco a farne funzionare uno solo. Non basta: avrei voluto postare l'immagine nel mio profilo. Niente da fare: Blogger continuava a protestare che quell'html lì lui proprio non lo reputa accettabile. Via sputato, Respinto. Scalciato. Senza speranze. Tiè.
E sì che avevo fatto un bel copiaincolla, su cui ho provato diverse correzioni, macché. La misera ora e mezza che avevo strappato alla catalogazione della Treccani a fogli mobili (una delizia da Sapori>), nella speranza di rimettermi vagamente in pari con gli esercizi se n'è andata litigando prima col "Modifica profilo"(!) - pubblicità ingannevole, senza mezzi termini. Una volta inviato, te lo tieni a vita - e poi con il "nuovo gadget". Ma santo cielo. Diamogli un contratto a tempo indeterminato a chi trova queste definizioni. Magari lo motiva un po'. "Nuovo gadget" per tutto ciò che è a destra della colonna principale. La destra è gadget!!! Faaarfaallineeee!!!!
Misteri dei servizi (web 2.0). Mahmahmahjong.
Oggi sono proprio arrabbiata con la mia piattaforma preferita.

Lunedì 6 luglio: Credo, forse, di essere riuscita a postare le immagini tutte come si deve. Siccome questo post è già abbastanza lungo ce le ho nascoste dentro... ;-).
E finalmente passo ad altro.
P.S.: ho ancora qualche dubbio sul "Collegare l’immagine con un link a una risorsa internet esterna.". Domani chiedo a Ezio.

Meno male che i nostri tutorguru rispondono moolto lentamente alle richieste di aiuto ;-) perché nel frattempo...
Ce l'ho fatta ce l'ho fatta ce l'ho fatta!!!
E ho finito tutti i compiti della sì, certo della "3." settimana.

Compiti

Prova se funziona
Devastata dai sensi di colpa per la scarsa continuità nel seguire il blog (mi piacerebbe tanto curarne un po' di più l'aspetto grafico, andare in giro a spigolare notizie buffe, postare l'indagine GIM, allacciare legami con altri blog ecc.), sopraffatta da un recupero incalzante (perché il settimo volume del Novissimo digesto italiano non ha ancora un inventario dopo 29 anni? qual è il discrimine fra un codice commentato e un commentario? adesso che ho beccato un falso (tri)livello ben fatto perché la superiore lo descrive come volumi indivisibili ed è a livello SUP?) con riunioni di commissione biblioteca settimanali (ma riusciamo a buttare manuali di 40/10 anni fa, coperti di polvere e mai più letti da nessuno? NO che non ci riusciamo!! Sono INDISPENSABILI per le tesi... Nazionale 3 - o 10?) insomma, in mezzo a tutto questo e molto altro oggi ho provato ad affrontare Slideshare. Per fortuna gli esercizi sono ancora disponibili e i maestri pietosi, perché altrimenti non avrei saputo come fare. Caricare la presentazione è stato facile, ma ora sembra inghiottita nel deep web. Riuscirò a ripescarla? Confesso: non avevo altra presentazione che quella, ormai un po' datata, ma su un argomento che mi sta sempre molto a cuore: un intervento sull'esternalizzazione in biblioteca (è anche su Biblio(a)tipici, se qualcuno bruciasse dalla curiosità. Ma sono molto molto disperata: come ritrovarla adesso? ed è viglia di ponte, la città vuota, le case abbandonate, perfino gli internet point in vacanza e fra un po' mi chiuderanno dentro la Facoltà, con la mia logorrea a farmi da nastrino...
Pellegrina

venerdì 19 giugno 2009

Documentazione

Biblioteche al cinema.
C'era una volta, in un paese molto molto lontano da qui, qualcuno che realizzava un film su un principe della documentazione, del reperimento e trattamento dell'informazione. Il libro sul libro, così sottotitolava Paul Otlet nel 1934 il Traité de documentation. Dove, tra le altre cose, prefigurava un immenso edificio in cui fosse raccolta tutta la conoscenza del genere umano, a cui chiunque potesse indirizzare domande, via telefono, e ricevere risposte con le informazioni contenute in libri, film, microfilm, televisioni ecc. Sempre via telefono la pagina giusta in cui trovare le risposte sarebbe apparsa sulla scrivania del lettore, priva di libri, costituita da uno schermo. Sarebbero stati la "biblioteca irradiata", la biblioteca del futuro e il "libro televisivo", la nuova forma di libro.
La storia di questo magnifico principe ha entusiasmato coloro che si divertono a studiare i precursori del web.
Ma il principe aveva uno scopo per raccogliere tutta la conoscenza in un unico edificio, il Mundaneum, posto al centro di una città da lui progettata dapprima insieme al suo amico architetto Henrik Andersen e, quando Andersen, che viveva a Roma, si avvicinò troppo a Mussolini, che a Otlet non piaceva molto, con Le Corbusier. (Tutti loro la chiamavano la Città mondiale.) Lo scopo di Paul Otlet era favorire la reciproca conoscenza, la comprensione tra i popoli e quindi, pensava, la pace universale.
P.S.: il paese molto lontano, dove sono nati Otlet e la regista del film Françoise Levie è il Belgio...
P.P.S.: Cinzia Mescolini mi ha suggerito dove trovare in rete il video su Otlet. Grazie Cinzia. Il resoconto di quella giornata si può leggere a: Documentazione, terminologia e scienze dell'informazione. Una riflessione del testo e del documento" su pubblicato su AIDA informazioni.
P.P.P.S.:non ho inserito direttamente il video perché trovo proprio brutti quelle immagini immobili col coltello alla gola, che vogliono poter scorrere e il tasto "Pausa/Esegui" incastonato sopra ;-)

martedì 9 giugno 2009

Europa II

I risultati del Parlamento europeo dal sito ufficiale.
P.

lunedì 8 giugno 2009

Europa

L'Europa ci dà leggi, guida la nostra economia, emana direttive sui servizi pubblici (come le biblioteche)... quindi, ecco i risultati elettorali:
Elezioni europee 2009
Se non avete la pazienza di aspettare i tempi geologici che in queste ore ci regala il Ministero degli interni ci sono i siti dei giornali. Per esempio:
Corriere della sera
La Repubblica
Buoni calcoli.
Pellegrina

domenica 7 giugno 2009

Esordio

Questo è:
Questo è il tentativo di far parlare una biblioteca tramite un blog.
Questo è il quaderno dei compiti di chi in questa biblioteca lavora e sta seguendo un corso: 23 faccende di biblioteca.

Le 23 sono nate negli Stati uniti, biblioteca pubblica di Charlotte e della contea di Mecklenberg, nel North Carolina. Il loro nome di battesimo sarebbe Learning 2.0 program . Le ha inventate Helen Blowers, bibliotecaria. Le 23 vorrebbero incuriosire e abituare chi lavora in biblioteca ad utilizzare le tecnologie interattive del web nel proprio lavoro. Con una licenza Creative commons hanno fatto il giro del[le biblioteche del] mondo.
Di settimana in settimana, per nove settimane, il blog di Pellegrina si confronterà con le 23.