Nessuno parli male della Francia, oggi. Per me, da due anni e mezzo, è stato e resta un grande paese generoso e dignitoso. Che dà dignità.
Speriamo di non doverne parlare male mai.
Una piccola cosa, ancora in fieri, ma bella.
L'estate sia propizia.
Ah, e nemo propheta in patria. Ma per ora, sottovoce.
giovedì 21 giugno 2012
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Un sorriso stampato sulla mia faccia :-)
RispondiElimina:-)
RispondiEliminaSe son rose, (come quelle che occhieggiano felici sotto la mia finestra nelle piogge parigine)...
Comunque, almeno un riconoscimento c'è. :-)
Oui allors, vive la France (je l'aime aussi) ^_^
RispondiEliminaavec une "l" , pas doux ;)
RispondiEliminaAlors quoi??? quoi que ce soit, trop vite ^_^
RispondiEliminabè il senso è chiaro però :)
:-) merci! et pas trop vite (come dice la canzone).
EliminaA volte le coicidenze... se ti va dai un'occhiata al mio ultimo post ;o)
RispondiEliminaCara Ritrovata i Francesi parlano in alessandrini, cos'altro? Anche io adoro la lingua francese e soprattutto il modo di usarla. La loro eleganza nel dirsi le cose più sanguinose non ha pari. Ma anche quella che hanno nell'argomentare.
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