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Toulouse en érasmienne

martedì 3 luglio 2012

Luglio

Mentre indugi al pc più di quanto il buonsenso vorrebbe, dimenticando in quattro giorni parigini la tristezza dell'Italia che ti riacchiappa puntuale da lontano con le sue pastoie burocratiche, i suoi lacci soffocanti tuo malgrado e con un biglietto già per dopodomani, levi la testa dalla tastiera e trovi una gran luna piena e rasserenante dentro alla finestra.



L'aria è fresca e estiva, come le estati nordiche sanno offrire. Nella corte ci sono ancora le rose fiorite di maggio.



Domenica i padroni di casa hanno festeggiato l'estate con musiche e balli.  Nel sole.


... e tanti dolcetti. Alla fine sorridevano innamorati, radiosi e felici.
Questa volta mi hanno dato quella che chiamiamo, per scherzo, la Chambre bourgeoise. Una bella stanza, grande, luminosa e allegra. Una finestra sulle rose e sulla luna.

Ho avuto la fortuna di scoprire un altro luogo splendido per cercare i miei amati documenti. Nel frattempo sono andata a svaligiare questo negozio: mezzo chilo in più da riportare a casa :-) oltre al mio solito quintale di carta stampata.
Sono stata felice.Qui sono serena.
E a Roma forse qualcuno verrà da ancora più lontano a rallegrare il mio esilio  :-O

Ma adesso è ora di andare a nanna. Se no, domani, come si lavora?

Una tisana di lavanda, e buonanotte.

Aggiornamento: mattina. Lettura di quotidiano italiano online: http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/07/02/news/ingroia_sull_inchiesta_trattativa_dalle_istituzioni_nessun_sostegno-38393645/?ref=HREC1-4
http://www.repubblica.it/politica/2012/07/02/news/riunione_spending_review-38374010/?ref=HREA-1
Io non voglio vivere in un paese del genere, consapevolemente consegnato alla mafia e alla miseria ogni giorno che passa.


9 commenti:

  1. Che foto, sembra...il Paese delle Meraviglie! :-)
    E grazie per il negozio che non conoscevo.

    Per il resto, taccio sconsolata.

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    1. Davvero Stefania? Contenta di avertelo mostrato, allora. Pensavo che tu conoscessi tutto il gastronomico possibile specie in fatto di accompagnamenti dolciari e agrumati :-).
      Paese delle meraviglie un po' lo è, in effetti. Meraviglie semplici, ma importanti.

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  2. trasmetti con così tanta forza l'urlo del tuo cuore per la Francia che non si può non sentirlo...
    per l'Italia...io sempre adorando i mulini a vento ;)

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    1. Oh Barbara. Grazie. Non credevo di essere così... eloquente, per di più a distanza.

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  3. Mi ci ero già persa, nel tuo mondo di racconti e sentimenti. Mi incanti tutte le volte. Scopro che non sono l'unica a perdermi a guardare un fiore che sbuca dal cemento o le nuvole davanti l'azzurro del cielo.
    Non è amara come gli uomini la Natura... e ciò mi rasserena un poco.
    Parigi è una città che riserva tante sorprese a chi la sa *vedere*.
    Sono andata anche a curiosare (virtualmente) il negozio che citi... se mi riesce fotograferò una vecchissima drogheria di Milano dove si vendono te buonissimi e spezie e prodotti particolari. Sono sicura che ti piacerà.
    Buona giornata .. se sei rimasta a Parigi, salutamela 'che ogni volta ci lascio un pezzetto di cuore.
    Nora

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    1. Cara Nora grazie per aver voluto riperdertici. Io mi sono persa nelle pesche della tua nonna. Erano caratteristiche anche nella mia famiglia materna, di orgine milanese. Sarà per questo che da te spira un'aria di famiglia? Di quelle piccole cose che percepiamo a livello di cervelletto, come insite, o se vuoi di madeleine proustiana. Hai mai assaggiato i petit-fours in Francia? Da capogiro ;-)-
      Da Parigi vado e vengo, appena mi capita, te la saluto di certo. La prossima volta che ci passi, fammi un fischio, se ti va.
      La Natura: sai che mi fa esattamente lo stesso effetto? La trovo "pulita". Senza infingimenti, senza tattiche. Onesta. Senza retropensieri. Quando la conosci e la rispetti, non tradisce. A presto!

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    2. P.S.: aspetto con curiosità le foto della drogheria, adoro queste chicche!

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  4. ciao. scrivo qui perchè è il post più recente. ho letto questo tuo commento ad un blog di un anno fa trovato per caso navigando su internet : "Che post pieno di idee vecchie. E di realtà vecchie. Laureati a spasso in anno fagiurisprudenza e medicina ce n'erano a palate quando mi sono immatricolata a lettere. Laureati in discipline scientifiche sottoutilizzati e sottoinquadrati ce ne sono sempre di più, data l'arretratezza del nostro paese. A Lettere non si studia solo "letteratura" anche storia, per dire, ma certo che c'importa della memoria, magari solo in economia, crisi, cose così? Roba da saccentoni. All'estero (vivo in Francia, al momento), un laureato in lettere ancora in corso di master può vincere a 23 anni un posto di insegnante a tempo indeterminato alle scuole medie (i concorsi ci sono tutti gli anni). A 30 anni sì e no si può essere associati in un'università. E' n o r m a l e, anche se sempre meno facile. Capita che classi intere di Normalisti italiani settore umanistico (selezione durissima, diceva qualcuno) si spostino all'estero dopo la laurea e vivano benone. E noi stiamo ancora a fare i ragionamenti che mi facevano nel mio liceo idealista cattocomunista del dopoguerra per parlare della questione letteratura/vs scienze??? Che grigiore."
    dopo aver passato un'ora a piangere a dirotto leggendo i vari commenti (e sopratutto il post iniziale), il tuo mi ha risollevato il morale,almeno un po'...il fatto è questo, sono una neodiplomata classicista e amo da morire tutto ciò che concerne la letteratura. in questo la francia per me è un po' l'el dorado, il mio sogno ad occhi aperti, e tu l'hai sostenuto così bene... mi chiedevo se fosse possibile contattarti, avrei delle domande da porti. grazie
    Rossella

    ps. il post era questo http://leonardo.blogspot.it/2011/07/perche-ho-scelto-scienze-inutili.html

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