Qualcosa di ovvio per una parte sempre più ampia di economisti, ma finalmente a dirlo è un ministro dell'economia. Un politico, di quelli che ipnotizzati dal verbo di poche lobby ci stanno gettando nella miseria e nella barbarie senza un'esitazione né un palpito.
Lo dice in Francia colui che è ormai uno degli ex ministri del governo Valls, Arnaud Montebourg. Purtroppo il testo completo delle sue dichiarazioni è sotto copyright su Le Monde del 23 agosto 2014 e non posso riprodurlo. (Sintesi qui e qui.) La Francia sta ristrutturando il governo della presidenza Hollande per la seconda o terza volta: le voci avverse alle politiche di austerità stanno venendo eliminate una dopo l'altra. Hollande sta facendosi il vuoto intorno, da quel lato. Assieme a Montebourg i ministri cruciali dell'istruzione pubblica, della cultura (che scrive una bella lettera in proposito su solidarietà di governo e responsabilità verso gli elettori e sulle dinamiche interne al PS) e della giustizia lasceranno l'incarico. Eppure sono state proprio quelle politiche a portare il PS a un risultato disastroso alle elezioni europee, ricordano i ministri dimissionari. Il presidente socialista si sta preparando ai governi di coalizione, estrema difesa delle politiche di austerità? A cedere definitivamente a un'organizzazione dei rapporti sociali che ci riporteranno indietro di un secolo e mezzo, azzerando il welfare e la classe media, a cui l'Europa deve il più civile periodo della sua vita, anzi la sua stessa nascita? Però almeno, prima di essere espulsi per continuare a gettarsi nel gorgo cieco e assassino della UE e dei suoi cantori, parlano. Qui da noi non va di moda. A partire dal farsi espellere...
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