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Toulouse en érasmienne

domenica 5 giugno 2016

Sera di festa rigorosamente in lana

Asciutta dall'alto della sua butte, la zona dove abito si festeggia. Così stasera, tirata da un'amica: "C'è un gruppo sudamericano, bossa nova, si va allo stadio" esco senza entusiasmo, pensando che uffa, avrei potuto finire quel libro ché sono in ritardo, tanto i gruppi latini che ho sentito finora in queste situazioni non brillavano per eccellenza. Invece, come nel più classico dei casi, ci ritroviamo, lei che con un filo di cortese impazienza mi rimane accanto in piedi per tutto il concerto, mentre io ballo fino a grondare come mio solito per un paio d'ore, con tanto di fuochi d'artificio alla fine. Finalmente una salsa decente. Tradizionale, un po' jazz, non rap, non disco, non toonz, no, una bella roba seria da bei tempi andati di una volta.  Evviva!
Solo che io sono vestita come in questi giorni è d'obbligo, date le intemperie e la mia freddolosità estrema. Maglione blu in pelo di yak, comprato al Salon de l'agriculture, di Missègle, favolosa

marca di fibre naturali, che cito volentieri perché dovrebbe essere cara a qualsiasi freddolosa e perché me l'hanno praticamente rifatto su misura senza sovrapprezzo, morbidissime calze di cachemire e mohair (idem), gonna di pura lana, stivali imbottiti e cappotto, per fortuna abbandonato sulla staccionata provvidenziale dello stadio. Però tanto sono freddolosissima quando sto ferma, tanto vado immediatamente in ebollizione appena mi muovo. Così, dopo le prime due canzoni, agguanto la mia amica perché mi faccia da paravento e mi spoglio della maglia che porto sotto al maglione. Ballare con gli stivali imbottiti su un prato inzuppato da dieci giorni di pioggia richiede una certa originalità comunque.
Seul bémol come al solito: les hommes. Ma possibilemaichecaspitachequestivadanotuttiaunconcertodimusicadaballoperrestarerigorosamenteimmobili???????
Ecco, quando si dice esseri inutili.  Ecco, a costoro andrebbe fatto un rigoroso corso prematrimoniale: fisiologia femminile, contraccezione e ballo. L'essenziale, insomma. Altrimenti niente nozze.
Ho potuto ahimé constatare che sotto questo aspetto i francesi non sono più entusiasmanti degli italiani. I quali sono un pianto. I Francesi però sono più gentili, come sempre, e più educatamente curiosi. Se non altro quando vedono che ti diverti un mondo a saltellare da sola, ti guardano con un po' di invidia e ammirazione e sorridono. Gli italiani normalmente ti guardano con diffidenza, trombonaggine e con la puzza sotto al naso: non è che questa ADESSO vorrà PURE qualcosa da ME che sono ME, abbiamo capito sì? ho detto addirittura ME!!! Oddioddioddiio....

Decisamente no!
Il cantante dedica l'ultima canzone alla fraternité e alla République...
Ora devo correre a infilarmi sotto una doccia calda, altrimenti rischio la polmonite.
E bonne nuit a tutti i danzatori.

4 commenti:

  1. Ahahahah, non ti facevo così scatenata! ;-)

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    1. Cara, bisogna pur difendersi!
      Felice di rileggerti dopo tanto tempo.

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