o forse da molto tempo, anzi troppo, la repubblica parlamentare italiana è divenuta una repubblica presidenziale che risponde anzitutto all'esterno. Giacché il presidente della medesima avrebbe deciso che sarebbe sua prerogativa giudicare la politica economica del governo e del parlamento.
Educare i parlamenti, raccomandava qualcuno.
Ora l'orizzonte esterno cui dovrebbe guardare la politica economica può significare due cose.
1) che sia una (supposta o autoarrogatasi) autorità esterna a indirizzare le scelte economiche a suo giudizio insindacabile;
2) che si debbano condurre politiche economiche mercantiliste, basate sulla crescita delle esportazioni, per realizzare le quali è necessario contenere i costi di produzione e la capacità di spesa per importazioni attraverso:
a)bassi salari,
b)disoccupazione,
c)precarietà,
d)sottoccupazione,
e) pochi e scadenti servizi pubblici.
Peccato che di questa roba nella Costituzione del '48 proprio non ce ne sia traccia. Anzi.
giovedì 8 novembre 2018
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