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Toulouse en érasmienne

lunedì 10 febbraio 2014

Sogno di una notte d'inv(f)erno

Se pensate che prenotare al mare nel week-end di Ferragosto sia difficile, non avete mai avuto bisogno di prenotare a Oxford in pieno inverno.
Se trovate che fare un puzzle da trentamila pezzi senza modello sia vagamente impegnativo, non avete mai tentato di prenotare per tre settimane consecutive a Oxford in pieno inverno.
Se siete tra coloro che affermano categoricamente: "Viaggiare? e' tutto semplice, ormai. C'è internet!", non avete mai cercato una stanza con cucina per tre settimane consecutive a Oxford in pieno inverno.
Se trovate che le condizioni dei proprietari si approfittino sfacciatamente del cliente, non avete mai letto: "Uso di cucina, tre sterline al giorno: limitato a bollitore e microonde". Ma dove? A Oxford, naturalmente. Si potrà lavare l'insalata? Tenendo conto che da quelle parti non sciacquano nemmeno i piatti dal sapone (orrore!), il dubbio è lecito.
Se non avete chiaro il concetto di "fuori dalla circonvallazione, anzi dalle autostrade proprio", non avete mai cercato di capire dove si trovino affittacamere a Oxford.
Se ritenete che troppo spesso vi si venda caro il nome più che il prodotto, non avete mai ecc. ecc.
(E non è che con gli alberghi vada meglio...)
Credevo di essere abituata a viaggiare anche in posti non proprio congrui, ma mi sbagliavo. Per la prima volta mi si è chiarito il concetto di choc culturale.
Un incubo, ancora senza risveglio.

8 commenti:

  1. Sono basita. Bollitore e microonde,e di cosa pensano che si viva, di tazze di tè e di surgelati precotti?
    Non ho parole, specie considerando che si sta parlando di Oxford, e non di chissà quale remota località spersa dove le carte geografiche non arrivano!
    Spero riesca a risolvere, in qualche modo :(

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    1. In effetti l'idea dev'essere un po' quella. Dopotutto gli anglosassoni vendono i ravioli al sugo cotti in scatola XD.
      Speriamo bene.

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  2. hai reso l'idea: una doccia fredda! Inimmaginabile!!
    E io che dicevo, figurti,..Oxord..
    invece, Oxford...
    .-)
    Ciao Pellegrina!!!
    Cinzia

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    1. Oxford è carissima e richiestissima. L'Inghilterra è in genere molto cara e spesso avida. Mia mamma racconta ancora di quando studentessa, per fare la doccia doveva mettere le monete nel contatore dell'acqua calda... del resto la potenza economica dell'impero non se la sono mica costruita col fair play, checché se ne dica. E la miseria dell'epoca vittoriana dà la misura dello scompenso di quel mondo.
      A mille euro la settimana si trovano soluzioni per tre settimane consecutive, ma a quel punto va in soluzione il conto in banca...

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  3. Accidenti alla memoria! Avevo un indirizzo di un bellissimo B&B dove ci siam fermati una quindicina di anni fa ma non mi ricordo più come si chiamava. La famiglia che lo gestiva si chiamava Taylor ed era molto pulito.
    Oxford è una cittadina bellissima e piena di vita. Che bello saperti lì!
    Baci
    Nora

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    1. Peccato Nora, davvero! Al momento verosimilmente dovrò accontentarmi di andare moolto lontano dal centro città, se pure ci riesco :-(

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  4. Ah, pellegrina, ti ho risposto sul blog!
    Ciao, buona giornata!
    Cinzia

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