Inutile negarlo: ci sono posti molto peggiori dove studiare di questa città da sempre cara.
Dopo 10 ore di archivio passate a decifrare francobolli imprescindibili per il felice avvenire dell'umanità, ti ritrovi in un bacaro con l'amica lontana ma vicina al cuore e alla vita che non vedi da anni. In piedi, accartocciate alle parole, piatto di tartine che ricordano le tapas di un tempo, quando la vidi in piedi davanti al mio poster e cominciammo a chiacchierare. Per tre giorni di fila, dai tetti delle cattedrali alle pasticcerie. Di studio e di vita. Cioè di quasi tutto, praticamente ;-).
Lacerti cinquecenteschi inaspettatamente loquaci, letture figurate, ricezione di Pinocchio nelle fiabe sonore, ombre, libri, "el zonta fa el anzel", processi, orari, burocrazia imbecille per definizione, bollicine, profughi istriani, baccalà, ancora bollicine si armonizzano davanti allo scuro canale veneziano. Il proprietario quasi non osa buttarci fuori (e per Venezia vuol dire tanto). Facciamo il giro della città due volte nella notte. Alfieri, Casanova e Goldoni fioriscono nei discorsi, le loro notti bianche piene di canti, l'equivalente dei cornetti di oggi nelle albe a Rialto dopo le ore spese nei casini dei piaceri. A testimonianza archeologica del Settecento ne rimane qualcuno semisconosciuto, oggi in città. Ma i cittadini sono partiti e tutto ormai chiude alle nove di sera: tempo per i veneziani di ritornare a Mestre... Qualche sbirciata in negozi di lane ben morbide. Il manoscritto dell'Histoire de ma vie l'ha comprato (ed esposto in mostra e digitalizzato perché tutti possano leggerlo liberamente) la Bibliothèque Nationale de France: quale migliore esempio della translatio studii?
L'ho sempre detto io: nessuna sostanza psicotropa darà mai un miglior trip della ricerca. Fantasia e rigore, libertà e consapevolezza. La vita, la libertà. (Video orrendo ma non si trova di meglio.)
Sono così felice di studiare qui che non vorrei più tornare.
P.S. il titolo è ovviamente scandalosamente ripreso da qui.
Ma domani alle 8,10 apre l'archivio. E' tempo di Morfeo.
giovedì 7 novembre 2013
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Se l'entusiasmo che comunichi quando parli di ciò che ami fosse champagne.... non basterebbero le bollicine!
RispondiEliminaGalleggia in questa nuvola di bollicine. Te la sei meritata!
Nora
Ohhh... :-)
EliminaBello, essere felici!:-)
RispondiEliminaCinzia
E' vero Cinzia ed è raro... bisogna riuscire ad approfittarne, con il minimo di pensieri possibile. E non è sempre facile...
EliminaPer motivi imperscritabili non riesco più a entrare nel mio stesso blog :-(
RispondiEliminaSono scomparsi i link di accesso alle pagine web che permettono l'aggiornamento del blog e ogni altra operazione.
Al momento non so quindi dove sbattere la testa: vorrei pubblicare diverse cose ma sembra impossibile.
Sono gli scherzi del blog! Spegni il computer, lascialo in pace per un po' e poi riaccendilo. Vedrai che rifunziona tutto (speriamo).
RispondiEliminaMi sembra che il tuo stato d'animo sia abbastanza migliorato. Tanti auguri
Grazie Andrea, qui il mio stato d'animo non può che migliorare.
EliminaPurtroppo è una settimana che non riesco più a entrare, il pc l'ho spento e riacceso non so quante volte :-(