Infine. Infine, all'indomani del solstizio, dopo tre mesi di lotte, tormenti, fatica, testardaggine, resistenza oltre il fatidico minuto, pare che anche quest'anno riuscirò a trovare il modo di tornarmene a Parigi.
Per certo ho potuto cambiare una sede di lavoro umiliante, scorretta, mal funzionante che uccideva lentamente nella sua trappola le idee, il sapere, il sorriso e l'equilibrio, con una diversa, dove spero di trovarmi bene e recuperare un po' di salute a un corpo dolorosamente contratto da troppi mesi di tensione. Il sogno sarebbe una settimana alle piscine termali più calde del mondo, ma non ne ho i mezzi.
A chi si trovasse a vivere un ambiente di lavoro umiliante, vorrei dire di non rassegnarsi e cercare di cambiarlo con tutte le proprie forze. So che oggi non è facile, che il jobs act lo ha reso per molti impossibile. Lo ritengo una perversione aberrante del nostro tempo e del nostro mondo: una cornice mentale da respingere con tutte le nostre forze fisiche e morali.
Ai datori di lavoro farei semplicemente una gran risata sul muso. Perché sanno tutto ma preferiscono persone demotivate e strutture non funzionanti a persone autonome, capaci di pensare e felici, persino, di fare quello che per contratto devono fare.
Io rido come una matta da ieri. Ancor più quando ricevo missive che si innalzano a cotante vette:
"Preso atto (...), si richiede la consegna delle chiavi e di ogni altro materiale di pertinenza (...) al fine di evitare addebiti relativi ad eventuali ammanchi. Il direttore".
Superfluo precisare che non ho mai avuto in consegna alcun materiale, men che meno allontanandolo dalla sede di lavoro. Che dite, sarà la volta buona che mi rimborseranno il costo delle chiavi?
D'altra parte, quando si è più felici di avere un "ex" che quando lo si vede schizzare di rabbia impotente, coprendosi di ridicolo? ;-).
Una risata vi seppellirà.
Quanto a me, vado a dormire. Ho un giusto arretrato :-).
Veh, che bel Natale! Due piccioni con un albero!
RispondiEliminaAuguri!
Oh sì! Però manca l'albero!!
EliminaBello immaginare il tuo direttore che si agita impotente contro la tua decisione. Hai avuto coraggio, ma ci voleva! Ti faccio tanti auguri per un buon Natale e per un nuovo lavoro carico di soddisfazioni!
RispondiEliminaGrazie grazie infinite. Coraggio e costanza, sì. Buon anno a te e a tutti voi.
EliminaPellegrina, brava! Mai rassegnarsi...e lo dico anche per me. Buon anno nuovo, Pellegrina, auguri!.-)
RispondiEliminaCinzia
Tantissimi auguri a te e a Gabriele. Più che brava ho lungamente pungolato la sorte e alla fine ho avuto fortuna. Avrei potuto perdere - e non oso immaginare il seguito.
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