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Toulouse en érasmienne

giovedì 12 marzo 2020

Ma si tolga di mezzo

 

Signora
cosa abbia fatto l'istituzione che lei guida da quando e nata e ancor più negli ultimi dieci anni, lo sappiamo e lo sanno del pari i nostri fratelli sulle sponde del Mediterraneo.
Cosa abbia fatto il paese da cui proviene non lo ignoriamo.
Così come non ignoriamo cosa abbia fatto lei.
Perciò signora oggi, oggi che ci mancano i posti letto, gli ospedali, i macchinari, i medici, ogni servizio pubblico,
Oggi che il poco personale è confrontato a scelte da scenari di guerra nel cuore del ricco Occidente,
Oggi che contiamo di ora in ora i nostri morti,
Oggi che ci viene proposto di sacrificare vite deboli, impoverite da anni di tagli salariali,
Oggi che cerchiamo di lottare contro un flagello evitabile di morti e sofferenze,
Oggi e a causa di oggi come di ieri non possiamo che dirle, adesso e per sempre, in scienza e coscienza:
Signora,
stia a casa. Sua.  

2 commenti:

  1. Ho letto solo ora i tuoi ultimi post. Non è un bel momento per ammalarsi (e quando mai lo è?) e soprattutto alle vie respiratorie e il silenzio irreale che ci circonda NON aiuta il sonno proprio perché è irreale. L'unico parziale conforto che posso offrirti è che probabilmente anche a Parigi la vita sta procedendo in modo tutt'altro che normale e quindi andarci non sarebbe stato questo granché, specie perché anche tu saresti stata una Perfida Portatrice di Virus dall'Esterno. Tanti auguri di guarire al più presto ❤️💝❤️

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    1. A Parigi hanno chiuso sabato la BnF fino a data da destinarsi. E' inaudito, non so se sia mai avvenuto nella storia dell'istituzione. Comunque è stata una bella botta leggere quell'avviso.
      Come se, questa volta sì, mi avessero chiuso casa, pure se per ora sto a 1500 km a lottare coi bacilli.
      Non so che avverrà di tutti i miei progetti.
      Però le persone che in qualche modo conosco anche superficialmente, comprese quelle cui ho dovuto dare buca due volte di fila, sono state tutte molto empatiche e gentili, non solo verso di me, ma verso gli italiani proprio.

      Certo da distanza di sicurezza e dietro uno schermo, però io in nove anni in cui ho vissuto molto tempo in Francia ho incontrato forse due sole volte atteggiamenti avvicinabili alla xenofobia. I Francesi in generale amano l'Italia e i suoi abitanti, adorano Roma, e hanno una tradizione di curiosità e accoglienza verso gli stranieri. Anche perché hanno, meglio avevano fino a circa cinque anni fa, un buon livello di vita e degli ottimi servizi pubblici. Il che favorisce la tranquillità degli animi e quindi l'apertura agli altri.

      Per il resto, i governi non sono i popoli... anche se, quando serviva i loro interessi, i governi francesi sono stati molto aperti verso numerosi politici italiani, da Letta a Gozi ecc.

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