Oggi

"Data">Data Rivoluzionaria

pellegrinablog,chiocciolaquindi,gmail.com

per gli scribi

Toulouse en érasmienne

domenica 15 marzo 2020

Poco fa

Dopo la pioggia di sabato tempo smagliante a Roma. Sono entrata in possesso di un nuovo termometro, il che è una buona cosa. Sto più o meno come sempre.

C'è chi approfitta del tempo mite per spalancare la finestra, dare aria alle stanze e soprattutto rovesciare sulla strada l'equivalente sonoro di un aeroporto sommato a una decina di concerti da stadio. Bum bum bum bububububbubbubbbubbbu... sta dall'altro lato della strada e un palazzo più in su, ma è come avere un altoparlante incollato a un orecchio.

Dopo quattro ore mi trascino alla finestra per dirgli di smettere che c'è gente che sta male. Risposta: volume sempre più alto, sempre più alto. Poi un urlo "A pazzo!" Mica male: mi dev'essere venuta almeno la voce di un tenore.
Con il ruggito roco di chi sta per esalare gli ultimi suoni delle corde vocali prima di sputare un polmone ribadisco che sto male e che spenga quella musica per carità.

Si affaccia praticamente tutta la strada. Il personaggio no, ma se possibile alza ancora di più il volume. Mi accascio sul letto, molto depressa per non avere concluso nulla, riflettendo sulla probabilità che i vigili urbani possano: 1)rispondere al telefono, 2)avventurarsi sin in questo quartiere, periferia povera accollata dal sindaco Alemanno a una zona distinta di riccastri perbene.
Ma in strada continuano a sentirsi delle voci. La musica si abbassa, poi cessa. "Ce l'hai fatta coglione!" prorompe fuori dai gangheri una seconda voce. Dopo poco la musica riprende, per fermarsi di nuovo, in mezzo alle discussioni.
A me, ovviamente, riprende il mal di gola.

Alle 18, molto in sottotono e con repertorio più tranquillo, il diversamente intelligente dà il suo bravo contributo all'appuntamento sonoro, che però qui va detto non ha veramente attecchito. Ma su quello non avrei da ridire più di tanto, è un momento in qualche modo collettivo per ritualizzare e scandire l'isolamento, pace.

Insomma ho scatenato una mezza ribellione e permesso all'irritazione degli altri di esprimersi, fino a conquistare il silenzio.
Ma se non fossi stata male, in tempi di quarantena, sarebbe successo?

Tutto sommato non è stata una troppo cattiva prova.
Bonne nuit. 

1 commento:

  1. Che bello, riesci di nuovo a commentare sul tuo blog e hai anche un nuovo termometro! Spero che tu riceva regolarmente anche gli altri generi di confortro, soprattutto una bella fornitura di arance che in questa stagione sono ancora tanto buone (ma anche dei tappi di cera, mi sembra di capire, sarebbero utili). Aspetto notizie migliori a breve 💙🍋🍊

    RispondiElimina