Appena insediato, l'ultimo governo Prodi si preoccupò di fare un indulto. Comprendendo: reati contro l'ambiente (tipo industrie che sversano liquami altamente tossici nei fiumi), contro la legislazione sul lavoro (dalla sicurezza in giù), i reati finanziari e di bilancio (tipo quelli contestati al PresdelCon) e altre amene cosette come lo sfruttamento della prostituzione. Ma ovviamente tutti a stracciarsi le vesti perché non si poteva più permettere che tossicodipendenti e immigrati, la polvere negli occhi della situazione, stessero in carcere, ah, qvesti giuvstizialistvi sono il male dell'Italia. Oggi per caso leggo un'intervista a un agente di borsa apparsa su Peace Reporter che prospetta due scenari: 1)default entro l'autunno 2)Berlusconi se ne va con amnistia concessa da Napolitano, governo tecnico, patrimoniale. Su Repubblica infine troviamo inopitanamente il PdR improvvisamente sensibile al ripristino di una situazione illegale nelle carceri, mentre da settimane sulla stampa di sinistra tutti si stracciano le vesti sulla medesima questione. Il totale farà 3, ovvero indulto bis?
La cosa che trovo più vomitevole - eufemismi li ho esauriti - è questo travestimento buonismo-bipartisan dell'ennesima operazione ad personam. Piuttosto che votare, come sarebbe possibile, con una campagna elettorale seria, meglio l'ennesimo accordo sottobanco mascherato. Così l' "opposizione parlamentare", impegnata innanzitutto a fare terra bruciata alla sua sinistra, unico tipo di opposizione del resto che abbia mai preso sul serio nell'ultimo mezzo secolo, può evitarsi di fare l'opposizione lanciando in cambio l'idea: avete guai giudiziari per malefatte varie? Infilatevi nell'ingranaggio, fate politica, diventate un problema troppo grosso per essere lasciato esplodere e verrete salvati.
Una vera storia italiana.
Devono essersi ricordati che stavano per scadere le celebrazioni dell'unità d'Italia.
PeaceReporter - Italia inconsapevole verso il default
sabato 30 luglio 2011
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