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Toulouse en érasmienne

domenica 13 aprile 2014

Incontri notturni

Sono finita nei sobborghi. Per questa settimana l'unico posto libero a Oxford era lì. Sobborghi benestanti, comunque, pieni di alberi dai fiori bianchi. Casa che ricorda quella dei film hollywoodiani di campagna, vestibolo con le colonne, due ali di stanze a destra e a sinistra, lato posteriore affacciato sul prato. Un po' fintino, un po' più lussuoso, un po' più pretenzioso degli altri college dove sono stata. La luna che entra dalla finestra, e quella specie di deserto intorno. I sobborghi e le zone residenziali non mi hanno mai messa a mio agio. Conservo sempre un senso di estraneità, di mancanza di vita, quando ci sono dentro. Pure nella bellezza del verde e nell'agiatezza che spesso hanno.
Ritornando dal nuovo pub, dove fanno un'eccellente pasta da pie, si getta un'occhiata nei bowindow. Che bellezza poter vivere al primo piano con le finestre senza sbarre. E che differenze tra una strada e l'altra e un isolato e un altro. Perché si fa presto a dire una libreria e dei quadri. Ma se la libreria è qualche tavola sgangherata con sopra un'enciclopedia, o un oggetto ben congegnato, proporzionato e stabile con sopra copertine in tela tutte diverse le une dalle altre e quanto mai attraenti; se i quadri sono dipinti e con il passe par tout oppure poster incorniciati sotto vetro, se il caminetto di pietra è libero da ogni foglio superfluo, oppure ricoperto di minuscoli oggetti eterogenei, c'è differenza. Oh, se c'è differenza.
Sono su Winchester Road quando scopro di avere compagnia. Dall'altro alto lato della strada corre una bestiola di colore giallo bruno. Dal garrese si direbbe un grosso gatto o un piccolo cane. Zampe fini e alte, corpo allungato e asciutto, muso allungato, coda lunga ma fine tenuta parallela alla strada, orecchie appuntite. Attraversa la strada dietro i miei passi e s'inghiotte tra le sbarre di un giardino. Come si sarà capito, sono nulla in zoologia. Lepre? Volpe? Lupacchiotto? Non lo so, ma di certo quella cosa lì, agile, silenziosa e guizzante, non era un gatto.

4 commenti:

  1. Probabilmente si trattava di una volpe, non è raro incontrarne da quelle parti. Amo Oxford e tutta la campagna circostante, a differenza tua amo anche i sobborghi, la cui vita la scopri giorno dopo giorno. Amo anche il tuo modo di descrivere le cose. Mi sono persa alcuni post e vado a recuperarli.
    Bacioni e buona Pasqua
    Sabrina&Luca

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    Risposte
    1. Sabrina che bello scoprire un'altra amante di Oxford! Soprattutto mi hai fatto un vero regalo di Pasqua scrivendomi che apprezzi i miei post. Di Oxford scriverò ancora nelle prossime settimane, spero.
      Probabile in effetti che fosse una volpe, parlerò ancora anche di lei :-)

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  2. Ho vissuto per un periodo in Inghilterra e l'ho percorsa in lungo ed in largo, Oxford ce l'ho nel cuore per cui sono molto felice di potere leggere ancora le tue impressioni, le tue sensazioni. Hai dunque rivisto la "volpe"?
    Sì confermo che apprezzo i tuoi post, in mezzo a tanto vuoto e tanta superficie, amo le tue full immersion e il tuo scoprirti, di questi tempi pare che ci voglia coraggio anche ad esprimere delle opinioni, in giro leggo solo giudizi spesso slegati da motivazioni, insomma si segue la massa anche nel pensare e questo mi fa attorcigliare.
    Baci
    Sabrina&Luca

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