Passo passo passo. Ma chi me lo fa fare e per cosa poi. I primi freddi non giovano al miglioramento. Il virus non molla. Nausea nausea, debolezza e tutti i fastidi connessi al raffreddore sono au rendez-vous. Poi mi sono detta che dopotutto qualcosa in bocca devo infilare, quindi tanto vale approfittarne per giocare.
Del resto il riso in bianco è raccomandato ai malati. Quanto alla cottura niente di più ristoratore di un brodo che si cuoce piano piano: il caldo caccia l’oppressione al petto, il profumo conforta più di una torta al cioccolato, e il vapore allevia la sinusite. E anche... insomma qualche cosa riesco a fantasticare. Così, approfittando del tema libero recupero il riso del pesce d’aprile e scherzando propongo il riso della settimana: riso in bianco, appunto.
Brodo
Avanzi di pollo, nel mio caso dal freezer: punte di ali, zampe, testa con tutti i bargigli... ossa eventualmente
Cipolla, sedano abbondante, carota
Scorze abbondanti di limone, il che mi ha permesso di scoprire che i miei due économes non tagliano un bel niente e ho fatto spazio gettandoli dritti filati nella spazzatura non riciclabile
Chiodi di garofano, semi di finocchio pestati, stella di anice stellato, timo, menta
Coprire di acqua e cuocere 1 h 30. Volendo, filtrare.
Riso
1 pugno di riso (dose da malata).
Semi di finocchio
Brodo
Vino bianco (evapora checché ne dicano)
Olio aromatizzato alla menta, 1 cucchiaino
Scorze di limone
Tostare i semi di finocchio in padella secca che aumenta il rischio di bruciarli quindi supplemento di attenzione. Unire il riso, poi sfumare con il vino, cuocere con il brodo. Mantecare con olio in cui si è lasciata in infusione altra menta.
Tavola
Per quanto semplice sia il riso ciò non comporta che lo sia la tavola. E quindi: tappetino di legno comprato nella mia adorata Tolosa, posata d’argento della bisnonna mamma del nonna materna con cui ho visto mangiare mio nonno, suo genero, per tutta l’infanzia, bricchetto di garofanini cinesi che mi piacciono tanto e avevo in casa, e per finire anche un po’ di fiamma:
Premesso che non amo il brodo di pollo, con un’apparecchiatura così elegante avrei favorito volentieri . Guarisci presto!
RispondiEliminaCara Dolcezze
EliminaAnche la mia mamma rabbrividisce davanti al brodo di pollo. Io invece lo amo, sarà contestazione filiale. Grazie per i complimenti all’apparecchiatura, credo tu sia maestra in questo campo e abbia ben altre risorse familiari da sfoggiare!