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per gli scribi

Toulouse en érasmienne

venerdì 30 ottobre 2009

Lagna, uffa!

Gmap mi sta veramente scocciando. e' macchinosissimo e non mi visualizza nulla di quel che gli chiedo. Però mi fa continuamente proposte di diffondere il mio nome (non il nick!) urbi et orbi. Che indiscreto.
Infine non accetta assolutamente l'html per visualizzare la mia mappa.
Mi ha decisamente stufato.
Lo boccio (forse qualche responsabilità ce l'ha pure la piattaforma).
Alla fine ci sono riuscita. Ha anche una serie di accessori divertenti: dalle radiazioni di Chernobyl a molto altro. Ma usarlo non mi piace: richiede troppo tempo ed è poco intuitivo.

giovedì 29 ottobre 2009

Metti un wiki

Cerchiamo di essere più costruttivi. Ho giocherellato un po' col fornitore di wiki. Ho fatto una pagina di presentazione, una con la lista di cose da fare, un'altra come copertina del deposito di documentazione. L'idea è di uno strumento di lavoro collettivo.
Beh intanto direi che per utilizzarlo tra gruppi di lavoro sembra assai utile. Anche per chi lavora nello stesso ufficio ma non si incontra per motivi di orario. Potrebbe essere usato, tra l'altro, come trasmissione del diario di bordo tra chi sta ai servizi al pubblico e i problemi che incontra, per esempio. O per seguire progetti particolari, copme un recupero.
Ovviamente è necessario che siano molto chiari i ruoli e che ci sai un progetto ben congengnato a monte. Ma questo non c'entra nulla col wiki in sé. Diciamo che lo scritto e la schematizzazione fanno balzare all'occhi0 le falle nel processo di lavoro o nei ruoli di chi lo segue.
Mi sembra utile anche per verificare l'attuazione dei vari passi dei progetti e per documentare quanto si è fatto.
Per ora non riesco bene a capire come si potrebbe usare un wiki nei confronti degli utenti. ci penserò ancora.
Strumento convincente quindi quando si tratta della gestione di un progetto, e della condivisione di documenti, cioè per il lavoro organizzativo e come archivio, posto che all'archivio si sappia dare un'organizzazione razionale per cui forse sarebbe più opportuno collegarci un database di facile interrogazione e report. (Forse questo è previsto nelle versioni commerciali dei wiki.)
Senz'altro convincente anche per le operazioni di arricchimento di contenuti creativi (non finanziari e non pubblicitari - per quanto perché no), intesi come impresa collettiva di condivisione di conoscenze e anche forme artistiche: a parte wikipedia perché non dei disegni o dei software creatori di immagini (cioè programmi, non editor) ecc. In questo senso mi pare interessante l'esempio, purtroppo non più visibile, dell'incremento di un soggettario condiviso con gli utenti delle biblioteche dell'Ohio. Di nuovo questo riporta alle forme di social tagging e di vocabolario controllato, ma ciò è indipendente dalla forma wiki, sono scelte a monte. Del resto la BNCF per il suo NS non ha forse cercato biblioteche partner per specifici settori?
Dissentirei sull'uso al posto della mailing list, perché da un lato mi sembra uno strumento comunque un po' più gerarchizzato (il commento non sarà mai allo stesso livello di un post), e poi perché la mailing list è più comoda per l'utente che non deve avere un atteggiamento attivo di collegarsi al wiki (oltre che alle mille altre cose): iscritto una volta gli arriva tutta la corrispondenza. Ci sono gli RSS certo, ma la mail mi sembra ancora la disseminazione più efficace e paritaria.
Potrebbe essere anche utile per raccogliere osservazionim, proposte e commenti - finio ai lamenti.
Ultima osservazione: anche questo è uno strumento che esige manutenzione ordinaria e straordinaria. Una delle cose peggiori che si possano fare nel rapporto con l'utenza è metterla in rapporto attivo con una struttura tramite web e poi farle sentire che tutto è chiuso lì, in uno sfogo solitario e quanto scritto non viene magari neppure letto.

Pellegrina

venerdì 23 ottobre 2009

Non funzionava ...

Data la mia manifesta passione per tutto ciò che è storia, appena ho visto sul sito del PLMCMC il primo wiki della storia, il sito facilmente aggiornabile WikiWikiWeb
sono corsa a vederlo. Ma era come le armi di dsitruzione di massa: URL not found.
Allora mi sono chiesta SBN potrebbe essere considerato un wiki?
Purtroppo il mondo wiki non sembra essere molto duraturo. Quasi tutti i link di http://meredith.wolfwater.com/wordpress/
non funzionano. Per quanto riguarda l'editing di testi, però, mi viene in mente un esempio di correzione collettiva di una digitalizzazione con OCR di cui si è paralto all'IFLA a Milano. Si trattava di collezioni di giornali. Gli errori venivano corretti da un gruppo di volontari che si impegnavano a seconda delle loro possibilità. L'intervento all'IFLA riportava anche le loro motivazioni. Oltre che il divertimento personale c'era anche la sensazione di fare qualcosa per la comunità. Si vede che eravamo nell'altro emisfero...
Sono riuscita a crearmi un account su pbworks, ma ora devo uscire dalla Facoltà... e vorrei riuscire a finire tutto questo entro i primi di novembre. A lunedì.

giovedì 1 ottobre 2009

Ooooohh dove sono finita?

Ecco stavolta siamo anche caduti nel technorati nero-verde che strilla "web 2.0" e ingenuamente subito a cliccarci sopra. Ma poi? Dove si apre il proprio account? e infatti di T. ce ne sono due: uno nero con dettagli verdi e uno verde.
A parte il fascino dei colori il primo sembra un oggetto pubblicitario d'itala origine; il secondo un aggregatore motore internazionale (hm). Passata l'ineludibile trafila di inserire nomi e password, trascrivere motti in grafie tremolanti e controllare caselle postali ora forse mi accingo ad entrare.
Ma prima devo risolvere il problema: voglio o no identificarmi con un OpenID? Ecco io non ho enorme voglia di mandare in giro informazioni su di "me" per la rete senza conoscere bene condizioni e conseguenze. Questa identificazione a mezzo url non la gradisco troppo. Perdipiù cercando velocemente informazioni su questo sistema ne trovo di poco approfondite e non ben chiare. Preferisco rimandare sperando che funzioni lo stesso (non come l'accettazione di certi termini di non privacy obbligatori per il servizio che garantiscono spamming sicuro, telefonate alle dieci di sera o alle 9 di sabato mattina il che è ben peggio - li colga l'insonnia perpetua - cassetta inondata di velenosa carta patinata).
Ovviamente non si può. Ragioni di sicurezza, immagino. Oggidì vanno tanto di moda! tutto si fa per "ragioni di sicurezza". La più bella in merito data 24 agosto da Milano. Perché all'IFLA congress non c'è un servizio guardaroba, con gente che va e viene da cinque continenti cinque nella cittàpiùmodernad'italia? Ma semplice! "Motivi di sicurezza" risponde implacabile il milanese tipo collanindoratomunito con l'aria da poliziotto televisivo che piantona l'ingresso compiaciuto della sua radiolina sempre in pugno. Ah? Beh ma forse l'ultimo giorno (bontà loro!) il serviioz ci sarà di nuovo ... ieri c'era... sussurrano i volontari, sempre gentili. Evviva. Predire i terremoti non si può, gli attentati sì! Basta evitare di fornire un servizio di guardaroba nei giorni intermedi di un qualsiasi assembramento congressuale (e sottosezioni varie). Le cattive intenzioni esplodono solo tra i due estremi, si sa. Visto mai un finto delegato che piazza una bombetta il primo giorno. Roba da ridere. I veri professionisti si fanno come minimo un giorno di sopralluoghi. I più seri seguono tutto il congresso e solo alla vigilia dei saluti plaf, una bella esplosioncina, così, tipo fuochi d'artificio finali.
Ma non divaghiamo. questo è un quaderno d'esercizi e tu ti sei presa fin troppe vacanze. Vuoi mica attaccare la solfa che oggi in Italia nessuno vuole pagare il lavoro delle persone? Però via all'aria condizionata da polo sud per permettere alle guardiette di passeggiar nell'atrio in divisa nera e cravatta sporgendo in avanti il torace a mo' di pollo? Che un contratto di lavoro mai e poi mai ma ogni sperpero d'altro genere ben venga? Basta, hai già assordato tutti in altro loco con questa tua fissa démodé. Qui dobbiamo essere "trendy" e tu che t'ostini ancora col francese. Capsita si parla del web 2.0 :-)) !!! E tu ancora a non fare i compiti.
Maledizione dove sono i "settings"???
Così T. non mi trova - se ho capito bene quello che dice.