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per gli scribi

Toulouse en érasmienne

venerdì 30 giugno 2023

Sedici

 Sedici anni. Troppo per fare finta di nulla, troppo poco per rassegnare

Troppo per non avere rimpianti. Troppo poco per non voler guardare avanti. A me piace guardare avanti. Se solo i segni inquietanti che ho colto si lasceranno conciliare con qualche impegno importante nei prossimi sei mesi.

giovedì 29 giugno 2023

Ebben...

 

Nota a parte: Che sarebbe anche una storia intéressante peccato per la musica alle mie orecchie inascoltabile

lunedì 19 giugno 2023

Dopo l'ansia

 Il risultato non ce lo abbiamo ancora almeno non noi comuni mortali, a quanto pare, ma le impressioni sì.

Non era la mia materia e si è visto. Con tutto ciò credo di essere andata meglio sulle domande più specifiche che sulla parte generale, assolutamente cervellotica. Probabilmente per via del solito appalto che ricicla domande a ogni concorso perché il privato è bello e il pubblico deve risparmiare. 

Ma penso che decisiva sia la quantità di candidati per cui la materia è la loro, eccome. Se anche avessi avuto una probabilità di passare le preselezioni, cosa che non credo, mi avrebbero senz'altro stracciata allô scritto.

Comunque una prova utile, dispiace che non ci siano altre possibilià dello stesso genere. La materia generale non mi piace ma la parte specifica sì, molto.

Su qualche apprezzamento sull'odierna organizzazione dei concorsi e preselezioni avrei più di qualcosa da dire. Ma dopo essermi riposata, però.

domenica 18 giugno 2023

ANSIA

 Ansia. Ansia. Ansia. Ansia. Aaaaaaaannnnnnssssssiiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.

Deliri: ci ammettono tutti senza quiz. Il présidente ha una crisi mistica e rimanda di una settimana. Vanno in panne i pc e rimandano di due settimane.

Insomma non domani, no!!!!!

Non voglio. 

Ansiaaaaaaa. Ansia. Ansia.

Che almeno non vada peggio dell'ultimo concorso che ho fatto. Eh.

Ansia. Ansia. Ansia.

L'ho già detto? Ansia.

Per sicurezza mi ripeto: ansia!!!!!!!

sabato 10 giugno 2023

Programmi

 Quando ti svegli presto tutta contenta pensando che puoi finire il capitolo, il sottocapitolo, iniziare quello nuovo e poi fare una bella passeggiata distendiva Di fine giornata e alle sette sei ancora a nove paginé dalla fine di quel capitolo che dovevi finire per prima cosa ))))))-,,,:

Odio le preselezioni a crocette. O anche a pallini.

Uuiuuuueeeeeeeeraaaaa sniff.

giovedì 8 giugno 2023

Rififaaaa ua aaahhh auuuu ahhh uhh iaaaaaaaaaansiaaaaaa ANSIA ANSIA ANSIA ecc. ecc. ecc. Le delizie dell’ansia preventiva

Aggiornamento: oggi non ho fatto che perdere tempo. Perché distrarsi allontana l’ansia. Ecco, vedi di smetterla, perché poi torna insieme con la depressione “perché non so niente e ci sono centinaia di pagine da studiare in una settimana”. Così oltre all’ansia ci guadagniamo pure i sensi di colpa. La sola maniera di allontanare l’ansia è approfittare di tutto il tempo per studiare fino a imparare. Devi arrivare a avere i capelli bianchi per rendertene conto???? E basta! Che poi studiare, come ballare, ti diverte sempre, perfino per i concorsi! Hm meglio non fare mai un concorso di ballo, però. Idiota, fila a fare quiz! E a leggerti il manuale, bestia, deficiente, stupida che non sei altro e finiscila di fare idiozie!!!!! Comunque, a chi ha inventato i concorsi a quiz vorrei riservare l’esecuzione immediata senza diritto alla difesa. un concorso a quiz in pratica è il diritto alla decimazione.

Altro concorso in arrivo. Molto difficile. Soprattutto perché è un po’ fuori dal mio campo, anche se credo che potrei fare bene, anzi molto bene quel lavoro dopo averci preso un po’ la mano. Il faut de l’audace... 

Tuttavia, essendo fuori dal mio campo, ho dato la precedenza, pur se a malincuore, all’altro concorso che invece era del mio settore. Quindi mi ritrovo a preparare una montagna di roba in buona parte estranea in ehm, quindici giorni. Inutile dirsi che non ho niente da perdere. Ansia. Inutile dirsi che alla peggio resto dove sono: ansia. Inutile pensare alla soddisfazione di un giorno di permesso concorso che mi tenga lontana da quel luogo dove mi fanno sprecare tutto ciò che sono e che potrei e vorrei dare al servizio pubblico che mi piace e che difendo: ansia sempre ansia. Inutile dirsi dato che non è la mia materia ogni risultato sarà già buono. ANSIONA. Inutile dire che magari ci sarà un concorso migliore: cosa? Migliore di questo obiettivamente sarà difficile. ANSIA!!!! Inutile dire che magari nella vita le cose cambiano. Cambiano? Ma quando mai! Mooolta ansia.

Insomma: ansia. Il problema dell’ansia è che ti impedisce di studiare. Soprattutto l’ansia preventiva. Che è quella che non ho mai avuto agli esami e che va diventando la mia specialità per i concorsi. Più ne faccio e più divento ansiosa in anticipo. Il giorno dell’esame lo so: devo leggere fino a che il presidente non mi richiama all’ordine e mi fa mettere via gli appunti; fuori discussione assistere agli esami degli altri candidati o chiamano le ambulanze di tutto il circondario. 

La memoria a breve non riesce più a contenere le cose con i ritmi di prima ))))-:

Ma accidenti dell’ansia preventiva che mi rompe le scatole con oltre una settimana di anticipo, ne farei proprio volentieri a meno!!! 

Dov’è il bottone spegniansia? 

AHHHA UAHHA friiiiii rrrraaa smannnnnn ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh aiuto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

giovedì 1 giugno 2023

Il Maestro

 L’antivigilia del mio concorso. 

Un sorriso che si è spento. 

Un’allegria che mancherà.

Una curiosità che non si ritroverà.

Qualcuno che scommise ma non troppo su di me quando mi vide in mano una Montblanc. 

Perdere il maestro è complicato: non è un genitore, perché lo si sceglie, ma il rapporto è sempre di filiazione sia pure immateriale. Ci si affida come a nessuno, perché svegli alla conoscenza. 

Frastornante. Si acchiappa più che si può senza voler sapere che anche quella conoscenza è finita, che anche quella persona che pare dominare il caos dandogli ordine, è finita. Anche quando non siamo d’accordo con lui, sentimenti di rispetto e ammirazione prevalgono.

Nostalgia di quando qualcuno ci spiegava “tutto” dandoci gli strumenti per spiegare a nostra volta.

Tristezza e debolezza.

Ricordi di esplorazioni e parole.

Privilegio e perdita.

Pesa.

Sensazione di peso, di un carico di cui non si sa cosa fare. Legame allentato, Francia un passo o un baratro più lontana.

Difficile. Più del previsto, più del pensabile.

Maggio di prove, l’una dopo l’altra.

Pianti.