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per gli scribi

Toulouse en érasmienne

domenica 24 gennaio 2021

Sull’orlo del commiato

 Dicembre e gennaio sono mesi duri a Parigi. Malgrado le offerte culturali inesauribili, quando puoi permettertele, il sole non si vede quasi. Nuvole basse, pesanti, pioggia tutti i giorni, persino il cielo scompare.

Però, fuori dalla calda meraviglia delle biblioteche, i giorni tra gennaio e febbraio regalano spesso queste meraviglie:


Alzando gli occhi si scopre l’arrivo imprevisto dei fiocchi di neve sulla grande finestra nordica che fa da frigorifero e da balcone. Quest’anno è già la seconda volta. Purtroppo raramente si ferma, ma c’è. E dopo una notte insonne per la situazione logistica difficile, si capisce, per l’ennesima volta, che malgrado i soldi drammaticamente insufficienti per pagare un alloggio, bisognerà comunque trovare, in qualche maniera, il modo di tornare ancora.
Mi piace la neve in città, sempre piaciuta. Bastano un paio di scarpe adatte e abbandonare la pretesa di arrivare in ruote proprie e tacchi ovunque. Molto più elegante, giocosa e allegra della pioggia.




lunedì 4 gennaio 2021

Gli auguri del 31

 La mattina mi aveva telefonato perché aveva assolutamente bisogno di sentirmi. Ma non si era ricordata del mio compleanno. 

Alle mie proteste dice che mi arriverà qualcosa. 

La tua mamma se ne stava// tutta calda nel suo letto//e cercava di dormire// pur se un po' preoccupata://Sta a veder che questa popa//Mi va a nascere di notte!/ /Poi con una caressina, coccolava la popina//. Ma la quasi nonna allora  // Ben decisa  e sempre lesta// Dice pronta: "Su andiamo!" E le porge una coperta, un cappotto e uno sciarpone//. Affannata e un po' assonnata// La tua mamma lascia il letto// Per raggiungere la meta//.E che notte c'è la fuori! //Fredda fredda, ma stellata. //.Di dormire avrebbe voglia, // Ma il dottore e la popina//  tutti e due un po' impazienti// la richiamano al dovere//Sembra quasi di sentire//  una voce birichina: "di qua dentro voglio uscire" . E la mamma// che si sa// non può mai dire di no// porge ascolto alla popina// E poi pensa allegramente :" Vorrà dire che da ora // ci sarà a fare luce// una  stella tutta nuova!" 
Bm

“Perché io mi ricordo di quando sei nata. Mi ricordo la tua espressione, quasi. Avevi un faccino piccolo piccolo e eri rosa. Non quel colore che hanno a volte i bambini appena nati. Eri proprio bella, tutta rosa e tranquilla.”