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per gli scribi

Toulouse en érasmienne

martedì 19 settembre 2023

Non solo le vacanze

 Anche la speranza di una x diversa. È osceno ritrovarsi a dover lottare sola in una situazione dove non sono stata messa da sola, sentire che vengono ributtate sulle mie sole spalle le difficoltà di qualcosa che non è mia prima di tutto e in cui io ho da perdere più di chiunque per responsabilità non mie. È mostruoso pensare di venire ricacciata in quel pantano a questo punto per sempre.

sabato 16 settembre 2023

La vacanza è già finita

 Se c’è una cosa certa sulle vacanze è la loro eccessiva brevità. Troppo corte, lo direbbe anche Eriadan. Stavolta ho dovuto concentrare in due settimane il lavoro previsto in due mesi, senza riuscirci, ovviamente. Non ho mai lavorato tanto su qualcosa che non conoscevo affatto e con la minaccia di cui parlavo nel post precedente a togliermi il sonno sopra la testa che ha richiesto di sprecarci su una quantità di tempo considerevole. Parigi non l’ho praticamente vista, mai fatto un giro in centro, un’uscita a teatro che adoro, niente. Neanche il tempo di annotare sul blog le infinite piccole cose che mi strappano un sorriso, una sorpresa, una meraviglia, una riflessione, una sorpresa, un amore sempre rinnovato per questo paese e che Parigi regala ogni giorno.

Solo studio continuo e forse un bandolo trovato (-: ma non oso dirlo troppo forte. Speriamo. Il solo tempo che sono riuscita a ritagliarmi è stata un’intensa domenica al rinnovato museo di Cluny. La seconda domenica però ho lavorato, sia pure ai Jardins du Luxembourg che come décor non sono male e rasserenano. 

Adesso ho tutta la casa da sistemare e il treno che parte domattina alle dieci e dieci da un posto bello scomodo da raggiungere con le valigie. Ovviamente i taxi sono fuori budget. 

Chissà quando e SE riuscirò mai a permettermi di venire in Francia per una vacanza come la intendo io. Studiare dà enormi soddisfazioni, ma ogni tanto il relax ci vorrebbe.

venerdì 1 settembre 2023

Mi vergogno un po' ma è la vita. Almeno la mia.

 Post necessariamente reticente. 

In questo momento sono come un campo di primavera su cui si sia scatenata una tromba d'aria di durata imprevedibile. Cosa ne resterà di quei teneri e sereni germogli?

Due brutte notizié ad attendermi al rientro dalle vacanze. Una terza al momento di partire per Parigi.

Mi vergogno di far sempre la tragica, ma la situazione è così sisifesca da sfinirmi. Soprattutto perché non si vedono alternative.

Per due settimane adesso sarò qui. Appena scesa nella grisaille mi sono sentita felice perché a casa. E il grigio non mi piace mica! Ma è una bolla piccola piccola. Intanto laggiù rimane a infuriare la

 tempesta. E ad aspettarmi.

Qui è tutto bello, come sempre, malgrado un'inflazione sull'ortofrutta che mette paura.