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Toulouse en érasmienne

martedì 27 settembre 2022

domenica 25 settembre 2022

La notte

 Benvenute piogge: dopo quattro mesi torridi si respira. Per la prima volta in vita mia do’ il benvenuto all’autunno.

Dopo una giornata altalenante torno a casa. Cena con candela, letto pulito con coperta, candela anche sul comodino. 

Chiudo volutamente fuori questa notte; candela anche sul comodino, Mozart sul cuscino, vedremo al mattino. Calma concentrazione.

giovedì 15 settembre 2022

Avere fame

 REGGIO EMILIA - Dagli scarti della mortamortadelladella si è preso alcune fette per farsi il panino, con il pane portato da casa. Ed è stato sospeso. È quanto denuncia un operaio dello stabilimento di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, dell'azienda socio cooperativa Agricola Tre Valli che lavora per conto del Gruppo Veronesi. Il lavoratore si è rivolto a uno studio legale per fare ricorso contro eventuali sanzioni o addirittura il possibile licenziamento. Ma come riporta il Resto del Carlino di Reggio, ci sono anche altre posizioni al vaglio. Operai che hanno ricevuto una lettera di contestazione disciplinare dopo essere stati convocati dall'azienda.

Il caso nasce da ammanchi rilevati nell'azienda ben più gravi di qualche fetta di mortadella. Sono spariti soldi e anche due prosciutti (il responsabile in questo caso è stato già licenziato). L'azienda ha deciso di installare le telecamere. E dai video sono partite le contestazioni sui comportamenti di alcuni operai.

Anche quello del panino che, sempre al giornale locale, racconta: "Mi hanno contestato il fatto che durante il turno di lavoro, che dura otto ore, ho preso due fette di mortadella per farcire un pezzo di gnocco che mi sono portato da casa. Ho fatto uno spuntino nella mia pausa, dato che nello stabilimento ci sono alcuni distributori automatici che non bastano per 80 dipendenti e al pomeriggio sono già vuoti. I nostri turni sono pesanti, mangiare qualcosina per avere la forza di lavorare è necessario. Così siamo costretti a ricorrere a cibo alternativo. È ammesso e tollerato che i dipendenti utilizzino, per uso personale e in sede, salumi destinati allo scarto. Tant’ è che non ho mai cercato di occultare il salume. Ho fatto tutto alla luce del sole perché in buona fede".

L'operaio ha ammesso di essersi fatto il panino: "Capisco da una parte anche le ragioni dell’azienda nel dire che se tutti mangiassimo una vaschetta a testa, sarebbe un danno. Però quello era salume di scarto. Chiedo solo di poter tornare a lavorare e di non essere punito per due fette di mortadella".

 

La replica dell'azienda: "Non erano scarti"

“Gli alimenti sottratti erano destinati alla commercializzazione e non erano scarti". Sul caso interviene l'azienda del gruppo Veronesi con una nota. "A seguito di ripetute segnalazioni concernenti gravi episodi che si sono verificati all'interno dello stabilimento, l'azienda ha dato corso a una serie di accertamenti, poi sfociati con l'avvio di procedimenti disciplinari - viene spiegato -  L'azienda tiene a precisare che gli alimenti consumati dai lavoratori coinvolti nella vicenda non erano scarti della produzione, bensì intere confezioni di prodotti a tutti gli effetti destinati alla successiva commercializzazione. La vicenda verrà chiarita nelle competenti sedi, in esito alle procedure previste dalla legge".