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Toulouse en érasmienne

lunedì 24 giugno 2013

Interdizione perpetua

Grande I L D A!!!!!!

10 commenti:

  1. E' talmente bello che ho paura di svegliarmi e scoprire che non è vero!!!!

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  2. Interdetto a vita!!! Ma è proprio vero???
    ...e non è finita qui: poi c'è Napoli per la compravendita di senatori, ecc. Riusciremo a diventare un paese normale?

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  3. Calma, calma, è solo il primo grado. Il processo che ha speranze di liberarci definitivamente è quello mediaset che sta aspettando solo la cassazione, sperando che non arrivi a Carnevale... (non a lui, che non c'è più, ma ad un altro)

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    1. Lo sappiamo bene, la nostra tradizione politico-giudiziaria ce lo ricorda a iosa. Per non parlare della sublime trovata di qualche politicante che sarebbe meglio indebolirlo tenendoselo stretto per "ricattarlo". Ma sarebbe peggio se questa sentenza non ci fosse stata, no?
      Inoltre mi dà parecchio gusto che una donna di tutto rispetto, con cui non può giocare al seduttore né al compratore, quindi di cui non può concepire la legittimità ad esistere e ad agire, lo abbia messo di fronte a ciò che realmente è... e nega di essere. Fuori dal cliché soffocante che vorrebbe imporre a tutte noi e con cui ha colonizzato l'immaginario di ragazzine e caproni.

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    2. Sai, al di la del fatto che il collegio giudicante fosse tutto al femminile, e che lo sia pure il PM, io credo che uno degli aspetti deleteri del Berlusconismo (che non si limita al ventennio politico, ma deve comprendere anche il precedente quindicennio di tv spazzatura) sia proprio la monetizzazione di qualunque cosa, portata avanti come filosofia di vita. La scala dei valori ribaltata, l'opinabilità della legge - inflessibile verso i deboli, ignorabile dai potenti - l'equivalenza fra successo e valore, fra consenso e verità, fra applauso e legalità. Tutto questo sta alla radice del bunga bunga, come di migliaia di altri comportamenti. Il cliché di cui parli tu, al quale si adegua chi non ha i mezzi culturali per analizzarlo, oppure chi banalmente è convinto che la società funzioni meravigliosamente se ognuno fa ciò che fa piacere a sé stesso....

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    3. Ovviamente non penso che il sesso dei magistrati abbia cambiato qualcosa nel processo. Credo invece che abbia cambiato molto nella percezione che l'imputato ne ha avuto. E' un uomo chiaramente incapace di sopportare l'idea di dover rendere conto a chicchessia, men che meno a una donna non velina (basta vedere come ha trattato sua moglie). In parte per i motivi che dicevi tu, grazie al condizionamento dell'immaginario e ai comportamenti a sua immagine e somiglianza che costui ha potuto creare servendosi dei suoi affari e dell'ignavia dei controllori, politici in primis. Però non penso che il suo modo di essere privato sia totalmente scollegato dal modello che tu descrivi, proposto agli italiani e praticato in prima persona (basti pensare alle frasi sulle tasse). Quello di cui non ci si rende del tutto conto, secondo me, è che non ha fatto presa solo sui beceri e deprivati, e uno degli aspetti in cui è più evidente è proprio il maschilismo, il concepire la presenza femminile innanzitutto come trofeo sugli altri maschi: invariabilmente più giovane di qualche lustro, invidiabile, per il resto abbastanza banale senza la presenza di lui (o di un maschio equivalente) al suo fianco.

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