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Toulouse en érasmienne

venerdì 26 maggio 2023

FIFA!!!!!!!!!!!!!!

Tra colleghi facciamo tutti concorsi da tutte le parti in questi giorni. Vale a dire quanto ci sentiamo utili apprezzati e motivati dall’amministrazione di appartenenza. L’aumento di stipendio che avremmo dovuto avere per quest’anno dopo SETTE anni salta ancora.

Io ho FIFA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! A me toccherà martedi’. FIFAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

C’è una mole di roba e non ho più la memoria a breeeeeveeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!

FIFAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

In tutto questo, per aiutarmi, il marito di mia madre non trova di meglio che mandarmi dei messaggi di rimbrotto perché ho portato in tintoria dei loro vestiti macchiati e bisunti di lana e vellutino e fibre del genere, spendendo cento e otto euro dopo anni se non decenni che quella roba non veniva pulita ma rimessa nell’armadio a ogni stagione. Pare che si siano staccati gli alamari del suo cappotto e comunque non dovevo fargli spendere quei soldi. Della serie quando ti voglio incoraggiare, tanto più che la scenata tintoria me l’aveva già fatta dieci giorni fa. Ha il potere di destabilizzarmi non so perché, ma non ne posso più di costui. E’ come se mettesse su di me tutto il rancore che ha verso mia madre e la sua malattia, e che su di lei non sfoga, la sua possessività verso di lei e la gelosia retrospettiva verso mio padre, peraltro morto e sepolto, ma lui è capace di essere geloso pure del cimitero.

Di fatto in certi momenti mi ha aiutato. Gliene sono riconoscente. Ma è come se mi avesse sempre voluto fuori da tutto, tranne nelle due o tre occasioni comandate l’anno, in cui si’ faceva lo splendido (con moderazione, eh) ad accogliere me e la mia famiglia, cioè quella di sua moglie, nella casa in campagna o nella sua.

Per il resto di noi si è sempre lagnato. Salvo poi chiedere all’occasione come se non avesse fatto altro che sacrificarsi per noi, quando ha sempre dettato le regole lui e ha sempre fatto pesare qualsiasi cosa se ne discostasse o si discostasse dal suo tran tran. Mentre noi avremmo dovuto abbracciare e fare quelle stesse cose che lui scansava, e in generale con meno mezzi e meno possibilità di lui, come le più scontate, dovute e naturali del mondo. Ecco, quello lì è il punto. Una colpevolizzazione di partenza per ogni cosa che si discosta da come dev’essere secondo lui.

N.B.: io sono sempre stata felice che negli ultimi decenni lui sia al fianco di mia mamma. Ma sinceramente, a quei cantori a priori delle famiglie ricomposte, dove tutti sorridono alla Mulino Bianco dell’inclusività, tanto compunti per il bene dei figli - che poi io non ero certo una bambina - vorrei dire che la fanno davvero facile. Non sono luoghi idilliaci come non lo sono le altre, non sono luoghi in cui l’affetto il rispetto e l’accoglienza regnano scontati e senza paletti. Ma manco per sogno. Nel nostro caso poi lui era separato da molti anni, quindi avrebbe potuto essere più facile, meno traumatico: ebbene no. Malgrado nei momenti di crisi lui ci sia sempre stato con la porta aperta. Nell’andamento quotidiano dei decenni, però, io non ho mai trovato posto in modo sereno né la mia famiglia d’origine, nella casa del marito di mia mamma. Sono sempre stata un’intrusa con cui contrattare anche i cinque minuti. Certo, c’era il sostegno alla famiglia in quanto gruppo sociale. Il che serve, quando di mezzi ne hai pochi. Ma fuori dalla condivisione della vita. Estemporaneità vietata, naturalezza di avere una casa dove rifugiarsi un’ora o una sera, nel bene e nel male, idem. A me, non certo ai suoi figli. Diciamolo, magari, eh. Fuoriusciamo da questa melassa soffocante come una piena di fango. 

Io devo studiare. Calmarmi e studiare. Sto fra il pianto e l’isteria, la concentrazione va a farsi benedire. Non ce ne sono molti di concorsi per chi è nella mia categoria, oserei dire meno di due l’anno in media e non sempre in luoghi possibili economicamente se non hai li’ una casa di proprietà. Sto invecchiando. Divento meno appetibile, i candidati più giovani hanno la precedenza, e ho meno capacità di memoria. Non ho più molto tempo. Questo, congiunto alla devastazione contributiva di quindici anni di cococo grazie all’amato Prodi e al contributivo puro dell’ur-salvatore Dini, aumenta l’ansia, fino alle stelle.

E poi sono una che agli esami è sempre andata con il puro terrore.

Insomma:

Aiuto. Ho PAUUUUUUUUUUUUUUUUUURAAAAAAAAAAAAAA!!!!!! Fifa! Fifa!! Fifa!!!!

P-;

2 commenti:

  1. Questo patrigno ha scassato, nonostante tutto. Non mi piace che faccia pesare ogni cosa. E che non si possa essere naturali con lui. Ti lasci in pace, anzi ti sostenga, ora che sei in para per il concorso. In bocca al lupo e non avere paura, tanto come va va!

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  2. Crossino finger, prima di tutto 🩷

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