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Toulouse en érasmienne

martedì 14 gennaio 2014

Anche qui è un paese normale

Finalmente è successo. Non poteva essere diversamente. Sono normali.
Una cosa che qui in Francia non funziona. Ma proprio per niente. O meglio: per noi semplici umani non funziona. Cioè per chi è dall'altra e più debole parte della barricata. Per chi fa soldi invece no. Funziona alla grande, dato che il sistema è universalmente adottato da tutti gli operatori. Ah ah: la concorrenza libera va a vantaggio del consumatore? Uh, la risata del mattino. Per i pirla, forse. Per quelli che aspettano il milione di posti eccetera. Il meccanismo è così ben congegnato che sfuggire è impossibile. Bisogna arrendersi, e obbedire. Oddio, io in realtà non obbedirei. Non mi piacciono gli obblighi di un certo tipo, quelli che portano sfacciatamente vantaggi a qualcun altro, che in teoria fornisce pure un servizio, per intenderci. Ma stavolta ci sono ragioni pratico-diplomatiche che mi obbligano a cedere.
Sto parlando dei cellulari. Qui in Francia, diciamocelo, funzionano da schifo. Punto. Per carità, le reti vanno perfettamente. Sono le tariffe che sono folli. Un abbonamento per fisso, internet e cellulare ha costi buoni. Le carte prepagate no. Ma proprio no. Se, da Parigi che più Parigi non si può, voglio fare una chiamata qui in Francia, spendo m e n o con il mio cellulare italiano che con una carta prepagata francese. Non parliamo poi se mi sogno - pure di domenica - di chiamare in Italia. Per di più, le carte prepagate hanno scadenze brevissime. Una carta da quindici euro vale anche meno di un mese, che tu l'adoperi o no, dopo una certa data devi ricaricare e perdi tutto il credito residuo. Per non parlare dei millantati sconti. Compri una ricarica da 35 euro, mi sussurra la voce che mi chiama apposta sul telefono un mattino. Le regaleremo quindici minuti di conversazione gratuiti. Ah sì? Finiti i trentacinque, appare forse la notizia della ricarica? nemmen per sogno: "Il suo credito è terminato, effettui una ricarica". Risultato: un cellulare francese avevo deciso di non averlo più.
Anche perché sono una che al telefono ricorre solo in casi eccezionali.
Solo che qui protestano un po' contro questa situazione.
Mi metto in cerca. "Ci sono i forfait", sostengono tutti, "costano niente!".
Effettivamente le tariffe sono convenienti. Peccato che in molti casi sia obbligatorio impegnarsi per contratto a sottoscriverli per più tempo di quello che mi resta da passare qui.
Alla fine mi decido per l'offerta apparentemente migliore, quella di Free. Praticamente gratuita, 2 euro al mese. Due ore di chiamate, sms illimitati, 19 cm al minuto per chiamare se del caso in Italia, nessun impegno a protrarre il contratto nel tempo.
E  comincia l'odissea. Un solo negozio, per fortuna centrale, in tutta Parigi e dintorni.
Scomodo rispetto ai miei itinerari, ma pazienza.
Voglio avere la carta subito, quindi andrò direttamente lì.
Vado. Coda. Signora, vogliamo il suo identificatore nazionale di conto corrente.
Non ce l'ho.
Allora niente telefono.
Sospiro.
Vado dalla concorrenza. Concorrenza? Ma sì, la concorrenza libera va sempre a vantaggio del consumatore!!!! Liberalizzare i servizi andrà magicamente a vantaggio dei cittadini! Come osi dubitare, tu, conservatrice arretrata e ideologizzata che non sei altro?
Ah, ah, uh, uh, ih, ih. Come diceva il mio professore di filosofia: "Mi butto per terra e sbatto i piedi fino a dopodomani".
Stessa identica storia, ma con tariffe molto maggiori.
Risolto in qualche modo il problema, ritorno.
Negozio chiuso. Con un'ora di anticipo.
Qui sbuffano sempre più.
Ritento.
Gentilissima ragazzina con sorriso professionale accluso: ha l'identificatore? ha un bancomat? Se vuole sottoscrivere un forfait, deve prima fare un versamento extra con il bancomat di un conto francese.
Dirlo prima no, eh.
"Franchement" non ne posso più. Non è colpa sua, le dico, le regole non le fa lei, ma questo sistema è
 ridicolmente complicato e scomodo. Quando basterebbero delle semplici ricariche prepagate da effettuare mensilmente sul proprio numero, come vivaddio e incredibilmente hanno già capito in Italia da un pezzo.
Lì non mi rivedono certo per la quarta volta.
E allora? Solo per amor di pace mi piegherò, ma veramente con fastidio, a acquistare un'altra carta prepagata, con sms illimitati, da un fornitore diverso da Free e dall'altro, che era Orange, e mi guarderò bene dall'usarla per chiamare.
Piuttosto, metto su un'impresa di piccioni viaggiatori.

6 commenti:

  1. Dimmi dove devo mandarti i piccioni!!!!
    Scherzo! Non te la prendere. In Italia è uno stillicidio, continuano a mandare sms con proposte *convenienti* ma hanno tutte l'inghippo.
    Per il fisso non parliamone. Oramai ha imparato anche Arc a rispondere agli operatori dei callcenters che abbiamo il contratto telefonico del Papy, che è dipendente di nota azienda telefonica nazionale, e alla richiesta di parlare con la mamma risponde *La mamma ha detto che adesso non ha tempo da perdere al telefono!*
    Click
    Meno male che funzionano le e-mail!
    Baci
    Nora

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  2. Arc è un segretario eccellente, bisogna sfruttarlo al massimo. Dopotutto gli basta qualche pezzo di torta... o di spezzatino :- P.
    Scherzo, ma queste telefonate sono veramente una piaga. Per i piccioni, sto costruendo il colombaio...

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  3. E io che credevo che in Italia le tariffe telefoniche fossero trappole per gonzi, cioè per noi! Pare invece che in Francia sia pure peggio. W il progresso e la liberalizzazione delle tariffe!

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    1. Guarda è un caso da manuale, secondo me. Per i Francesi residenti, le tariffe non sono male. Per gli altri le cose sono complicate fino all'assurdo, oppure molto più costose. Probabilmente, un cliente temporaneo (nel mio caso mica poi tanto) che voglia spendere poco per gli operatori privati non è conveniente, quindi fanno di tutto per scoraggiarlo. Un servizio pubblico invece, avrebbe fatto meno discriminazioni, indipendentemente dal rendimento che il cliente dava. Ecco perché ritengo che le privatizzazioni e liberalizzazioni non facciano l'interesse dei consumatori.

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  4. grazie mi sono fatto un cultura sulle tariffe dei cellulari per quando vengo in Francia :-)

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    1. Ormai potrei riciclarmi come loro informatore, credo :-(

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