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venerdì 18 giugno 2021

Sono come burro e alici!

 Non so se la battuta suoni proprio così nell’american-english del vecchio musical dove l’ho sentita da preadolescente, in una scappata al cinema con l’amica del cuore in un principio d’estate, tutte avvolte dai colori pastello, designare una coppia di divi estrosi e vistosi che entravano al cinema su quella ridicola guida rossa che negli USA dello spettacolo sembra rappresentare il colmo della raffinatezza e della notorietà. Fu il primo film che scelsi da sola, perché nella mia a miglia i gusti erano decisamente altri, più d’autore e d’avanguardia. Lessi la presentazione sul giornale in occasione di un restauro, dei musical ignoravo tutto, m’incuriosì, organizzai la cosa, ero sola in casa, uscii, e sentii confusamente di avere doppiato un capo nella mia vita. Alla mia amica la battuta rimase così impressa che la andò ripetendo per tutta la sera. Diventò un nostro modo di dire inseparabili, ben assortiti.

A rischio di farmi radiare dalla Creatrice, data anche l’ora in cui scrivo (ma sono uscita dal lavoro a un’ora insensata) confesso di avere una notevole difficoltà a maneggiare le acciughe. Primo perché detesto le lische, poi perché a me il pesce piace marinato, crudo, semicrudo, a maggior ragione quei pesciolini che si disfano in pochi secondi quando sono esposti al calore.

Ma sempre la creatrice, in uno dei suoi primi post dopo il vero confinamento dello scorso anno, aveva     decretato che una bella cena può anche essere pane, burro, acciughe e un buon prosecco (credo lo fosse, almeno). E quindi a partire da quella idea preparo il riso per i nuovi piatti alle acciughe della Creatrice.

Uno scherzo su burro e acciughe:

 Riso 2 manciate

Burro due noci, biologico e di buona qualità

Prosecco

Fumetto

Scorza di limone bio di ottima qualità (Amalfi ad esempio)

Cipolla bianca

Acciughe sott’olio di ottima qualità

Tritare la cipolla finissima, soffriggerla nel burro senza che prenda colore. Unire e tostare il riso, sfumare con il vino, portare a cottura con il fumetto caldo che per fortuna avevo di scorta.

Nel frattempo mescolare alla seconda noce di burro 1 acciuga tritata molto finemente, passare in freezer. Tritare abbondante scorza di limone. Ungere di burro bianco uno stampino e foderarlo con un filetto di acciuga a metà altezza. Metterlo in freezer.

Cotto il riso, mantecare con il burro all’acciuga. Unire poi le scorze tritate. Pressare nello stampino, rovesciare su un piatto, decorare con filetti di acciuga arrotolati, sferette di burro freddissimo e filetti di scorza di limone.

Tutto uno scherzo su burro e acciughe, appunto. Ma se gli ingredienti sono di buona qualità il risultato si fa mangiare e le scorze di limone aggiungono un aroma tra il fresco e l’amarognolo piuttosto insolito. 




2 commenti:

  1. Wow! Questa sì che è una ricetta semplice ma gustosa!

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    1. Grazie... diciamo che il burro rende buona qualsiasi cosa... La ricetta è un po’ una scappatoia.

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