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Toulouse en érasmienne

venerdì 28 ottobre 2022

Risotto monografico

 “Quella è una vera scarogna!” sento proferire solidale la voce femminile dall’altro capo del filo, mentre sto disdicendo l’ennesimo appuntamento. Che sollievo, finalmente qualcuno che mi capisce: alla vigilia di una delle rare vacanze mi ammalo, tento invano di salvare qualcosa di questo magnifico ponte, ma lo so che per me il raffreddore “che passa in tre giorni” comporta fatalmente una ricaduta il quarto e senza antibiotici non se ne va. Cosa che non mi fa amare tutti coloro che vanno in giro spargendo microbi pur di non stare a casa. Quindi disdici perdi soldi di biglietti resta inchiodata in una città antipatica tra fazzoletti, nausee e beghe burocratiche di certificati, ricette, software e quant’altro di ansiogeno.

Per farla breve il mio risotto di stasera per il Clan è una rivisitazione nello spirito del tema della settimana di un risotto famosissimo e di suo assai caricato: il risotto Vittoria di cui, buona ultima, ho scoperto l’esistenza poche settimane fa sulle pagine del Clan, pubblicato il 19 settembre da Alessandra Ruggiero, con cui mi scuso per non riuscire a linkare direttamente il suo post.

La ricetta è ovviamente semplificata da ogni coprotagonista. 

Risotto con i gamberi alla bisque di gamberi mantecato ai gamberi 

Riso

Sedano

Cipolla

Alloro 

Semi di finocchio pestati nel mortaio (si adattano divinamente ai crostacei e ai pesci più dolci)

Spumante

Gamberi (dovrebbero essere i rossi di Mazara. Io non li avevo e ho usato dei gamberi vulgaris di non so dove)

Burro

Olio

Bisque: soffriggere il sedano tritato in olio e alloro, unire le teste schiacciandole, coprire con acqua bollente e cuocere 40’.

Rosolare cipolla in burro e olio, tostare il riso bagnare con spumante, cuocere con bisque. Unire i gamberi.

Mantecare con gamberi crudi tritati molto finemente e amalgamati con un po’ olio e finocchio pestato.

Ci sono quindi gamberi in tre stadi e consistenze: la bisque ipercotta (non si butta via niente), i gamberi cotti e quelli crudi che aggiungono molto sapore.

Non c’è il parmigiano che proprio non riuscirei a infilare in un risotto con il pesce, mi sembra una forzatura tipica da stranieri...

Prima di tornare a tossire e mangiar pillole ringrazio tutti coloro che in modo molto lusinghiero hanno apprezzato il precedente risotto alla lampuga e zucca. Ad maiora.


Stavo dimenticando la fotografia:






6 commenti:

  1. Questo sembra decisamente spettacolare, ma qui non lo posso fare perché i gamberi non piacciono alle truppe

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    1. Vieni qui a farlo! Per me i gamberi non sono mai abbastanza.
      Tu porti i gamberi e io preparo il riso e lo spumante. Caspita, da te i gamberi giusti devono essere di casa.

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  2. Ciaoooo Pellegrina❤️ grazieeeeee! Assolutamente non devi scusarti, anzi tutt'altro, sono io che ti ringrazio 🙏
    Ottimo risotto il tuo, davvero!!!!
    Un abbraccio, Alessandra Roggero

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    1. Ciao che bello che tu sia passata a commentare!!! Figurati, mi aveva messo un’idea fissa in testa quel risotto. Poi è arrivata l’occasione giusta. Quanto ai risotti be’ i tuoi sono sempre dei capolavori. Pellegrina che non riesce più a commentare sul suo blog

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    2. ❤️❤️❤️❤️❤️❤️

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  3. ....e mi dispiace tantissimo che tu non sia stata bene ❤️ Alessandra

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