... e una
capitolazione. Chissà se passava Scilipoti da quelle parti?
Ah, già, ma la UE ci protegge dalla guerra. Come no.
Tsipras è riuscito a deludere, anzi a eludere il voto del suo popolo,
rimpastare il suo governo e spaccare il suo
partito in meno di una settimana. Ce l'avessero messo apposta da Francoforte non avrebbe saputo fare di meglio. Manca solo il cambio di maggioranza, ma c'è da stare tranquilli. E' evidente che si va in quella direzione.
A proposito: l'"Eurogruppo" che conduce le trattative con il governo
greco non è un organismo alieno piovuto in Belgio come un magnete formato da "burocrati" non meglio identificati. L'Eurogruppo sono i
ministri delle Finanze dei governi che formano la UE. Ne fanno parte l'
Italia e
il suo
governo come tutti gli altri.
Di certo "la volontà popolare" bisogna cercarla altrove.
Fuori dalla UE, intendo.
Nella UE è inutile che il popolo si esprima contro le scelte di chi lo governa. Il voto deve sancire la forma delle elezioni libere, non influenzare le decisioni politiche, men che meno quelle economiche. Del resto ce lo ricordano a ogni piè sospinto, che bisogna fare a meno del consenso.
Tsipras non ha avuto il coraggio di assumere le conseguenze della nuova dottrina politica vigente. Ne paga le conseguenze, trovandosi costretto a far approvare al Parlamento tutto ciò che il suo programma elettorale voleva cambiare. In fretta, come la presidente del Parlamento aveva
promesso che non si sarebbe più fatto. Alla presenza della troijka (Commissione europea, Banca centrale europea, Fondo monetario internazionale) rinunciando di fatto alla sovranità nazionale. Come la stessa presidente aveva promesso che non si sarebbe più fatto.
In breve, Tsipras dovrà cambiare casacca, e di corsa anche. Come quando qui fu introdotto il pareggio di bilancio nella Costituzione (atto idiota sotto ogni punto di vista), al grido di "Fate presto! Ce lo chiede l'Europa!!" (la UE NON è l'Europa, comunque, ricordiamolo), abolito l'art. 18, distrutte le pensioni. Dopo di allora, infatti, la prosperità dell'Italia non ha fatto che brillare e il suo indebitamento si è drasticamente ridotto. Con la differenza che da noi gli elettori non avevano dato mandato a nessuno per farlo o per non farlo.
Lo vogliamo capire che il disegno è lo stesso?
Ah, ma la UE è una cosa buona, ci protegge! Per esempio da quei cinquantenni greci che, malvagi!, nel 2009 chissà come mai si son precipitati come un sol uomo a mettersi in pensione. Vedi un po' che abbiamo scoperto da dove è nata la crisi mondiale: lo Stato greco ha improvvisamente dovuto pagare milioni di pensioni in più. Ma questo è uno scoop! Ma come abbiamo fatto a non accorgercene finora!? Meno male che c'è qualcuno che pensa per noi, che ci guida con mano salda nelle tenebre della nostra incompetenza. Che poi le pensioni greche siano in media di 630 euro mensili, che l'età media della pensione sia 61 anni e rotti mentre sotto i 60 ci vada meno dell'8%, che con 37 anni di contributi si possa andare in pensione a qualsiasi età e meno male, direi, c
he per chi va in pensione anticipatamente ci sia una decurtazione del 6% per ogni anno non lavorato, (p. 113 e 114 nn. 12, 13), che siano compresi anche coloro che hanno subito infortuni o fatto lavori usuranti, che il resto della spesa sociale in Grecia sia molto più basso che per gli altri paesi UE, segno che le pensioni coprono, male, è vero, ma innegabilmente, un'assenza di servizio pubblico e non rappresentino il suo contrario, evidentemente non ci interessa saperlo. Soprattutto non interessa conoscere la reale entità di un fenomeno, anzi, di uno scandalo da tutti ritenuto essenziale per il funzionamento di un continente intero. Perché il numero e l'importo di queste pensioni ai cinquantenni paiono difficilissimi da quantificare con esattezza se non si è del settore. Io non sono un genio, superfluo precisarlo, ma ho cercato i dati, sottolineo quelli
ufficiali e di fonte pubblica, per tre giorni in rete senza trovarli. Ovvio che tenterò ancora, perché ormai è questione di tigna. Ovvio anche che un economista non avrà difficoltà a reperirli, avendo sottomano ben altra documentazione e soprattutto tempo per cercarla, ma per quanto riguarda gli altri, mi chiedo con sincera curiosità chi conosca realmente, tra i tanti beninformati che girano, non solo il numero e il costo dei pensionati a 50 anni, bensì la portata reale sull'economia greca e UE di una simile spesa. O semplicemente che se lo sia mai chiesto, anziché ripetere quel che elargisce la stampa di regime: "Bisogna tagliare le pensioni! Le pensioni costano troppo!!". "In god we trust: others bring data" qui da noi non ha mai attecchito molto.
La UE non protegge i suoi cittadini. Non l'ha mai fatto, per il semplice motivo che non è nata per questo. Quanto sta avvenendo oggi era già pianificato e auspicato nel
Libro bianco per l'Europa, detto anche
GROWTH, COMPETITIVENESS, EMPLOYMENT - THE CHALLENGES AND WAYS FORWARD INTO THE 21st CENTURY - WHITE PAPER,
firmato da Jacques Delors nel 1993 a nome della Commissione europea (ma che vizietto usare il nome di un continente per riferirsi all'organizzazione politica. Avrà un significato, per caso?).
C'era già tutto: l'indebolimento del diritto del lavoro mascherato da soluzione alla disoccupazione, l'abbassamento dei salari per i livelli bassi, la rimozione di qualsiasi impedimento alla libera circolazione dei capitali e molto altro. La UE nasce per questo, è questo e
non sarà mai altro. Facciamocene una ragione. Non protegge noi. Protegge chi l'ha commissionata, e chi l'ha commissionata sono i grandi investitori.
Purtroppo, prima di Tsipras, la sua ignavia la pagherà il suo paese e noi con lui.
Vorrei parlare il norvegese e essere abbastanza giovane da fare le valigie. Da stasera. E senza voltarmi indietro. Inutile dibattersi in una situazione chiusa. E questa lo è.
I singoli individui non sono più forti delle grandi trasformazioni sociali.
Ma io, pur perdendoci il sonno, il tempo, il respiro, e stupidamente le occasioni, non riesco a rassegnarmi a farmi sgozzare così.
Troppi altri sì; e ci faranno sgozzare tutti.