venerdì 22 ottobre 2010
Tra i venticinquemila ci sono anch'io
Ho partecipato anche io al questionario di Repubblica sugli italiani all'estero. Ora che sono pubblicate le analisi, sia pure succinte, delle risposte, una folgorazione. Forse per la prima volta in vita mia mi ritrovo! in un gruppo, in un pensiero comune, no anzi in un sentire, in un clima emotivo, come non mi è praticamente mai successo in Italia. Come mai tanta differenza, tanto sentimento di adesione? Magari perché stavolta ci unisce una scelta, un'azione forte, radicale, coerente, oltre all'opinione. Da un certo punto di vista è una liberazione sentire questa comunanza con tanti altri. Poi certo, io sto solo studiando e i miei legami con l'Italia, dato il posto di lavoro e l'età saranno più difficili non da sciogliere (se potessi, anche oggi), ma da sostitutire con prospettive di lavoro qui. Saldissima è però la certezza di essere più che parte di quei tanti che se ne vanno per VIVERE una vita degna e dignitosa in un paese civile.
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